l'APO attacca il Comitato di Consenso sulle medicine non convenzionali. La risposta della SIMO posted on 20-09-2006

Riportiamo la lettera ufficiale della S.I.M.O. ed in calce la lettera dell'APO
 

Alla Presidenza dell'Associazione Pazienti Omeopatici, APO
Riviera di Chiaia n. 207
80121 Napoli

 

In merito alla recente lettera del 13.09.2006 in cui l'APO attacca duramente il Comitato Permanente di Consenso e Coordinamento per le Medicine NON Convenzionali in Italia, e dichiara di non farne più parte, desideriamo fare alcune considerazioni. La lettera dell' APO è stata pubblicata sul notiziario Homeocity-news del 13.09.2006

Abbreviazioni:

MNC= Medicine non convenzionali

PdL: Progetto di Legge

1. il mondo omeopatico italiano, che conosciamo dall'interno da circa 20 anni, è sempre stato caratterizzato da
-  grande frammentazione
- estrema rissosità interna
- scarsa rilevanza culturale, politica e sociale dei motivi di contrasto
- incomprensibilità all'esterno (e spesso anche all'interno) dei motivi che hanno scatenato il contrasto o la lotta di turno

2. In questo quadro storico, la presenza del Comitato di Consenso e Coordinamento è una grande novità di metodo e di merito: per la prima volta infatti i medici omeopati hanno iniziato a
- confrontarsi sistematicamente con altre MNC
- affrontare tematiche non solo"interne" (casi clinici, dottrina ecc,) ma anche esterne e di grosso impatto sociale e culturale (valga per tutti l'audizione storica - NON era mai successo prima - al Comitato Nazionale per la Bioetica.

3. il confronto all'interno del Comitato è sempre stato improntato alla massima trasparenza possibile ed alla democraticità.

Tutte le forze, indipendentemente dalla loro consistenza numerica (NON siamo un partito che deve fare la conta dei voti: chi lo pensa, perchè non si candida alle elezioni?) hanno avuto la possibilità di dare il loro contributo: la cosa importante è avere idee e proposte.
Possiamo testimoniare che il confronto è sempre stato civile e corretto, anche se talora giustamente appassionato visto la rilevanza dei temi

le affermazioni dell'APO su una presunta rissosità interna non tengono. A riprova di ciò, come avrebbe potuto il Comitato prendere tante iniziative ed assumere tanto rilievo in pochi anni, se avesse passato il suo tempo a litigare?

Stupisce inoltre l' accusa di "mancanza di gentilezza" e l'aver scelto la modalità comunicativa di questo tema SOLO all'esterno del Comitato e nella maniera più deflagrante possibile

4. Inoltre, la visione che l' Omeopatia è "pacifica" per sua natura non ha nessuna base.

La cura omeopatica corretta diminuisce la patologia profonda dell'individuo, ma come fenomeno sociale e politico l'omeopatia NON è mai stata "pacifica".

Al contrario per affermarsi e per difendere i pazienti ha sempre DOVUTO fare aspre battaglie.

Ad esempio, due esponenti della Società, Andrea Valeri e Giuseppina Bovina, sono stati periti di parte nel processo contro Piero Angela. Non è stata una passeggiata.

Il nostro presidente, Ciro D'Arpa, ha passato momenti MOLTO difficili.

Abbiamo chiesto personalmente aiuto e collaborazione a molti di quelli che pontificano che "bisogna essere pacifici, e sempre moderati, politically correct". Si sono dileguati.
Angela è stato assolto, ma è stato riconosciuto che la trasmissione non era obiettiva.

DA ALLORA, tutti gli omeopati si sono garantiti una sostanziale par condicio sui media. Abbiamo combattuto per la libertà e la dignità di tutti, anche di quelli che (ovviamente) continuano a pontificare.

5. La domanda che si pone è un'altra; come mai l'APO PRIMA sostiene pubblicamente il PdL Borghi e POI senza aver fatto nessuna osservazione di merito, a freddo,  propone un "Comitato Nazionale" per promuovere una nuova  legge? L'APO non dice nulla su questo punto nodale

6. Nei giorni scorsi un gruppo dei Verdi, ha presentato un ALTRO Progetto di legge  (PdL Pellegrino, presentato il 09.09.2006 al SANA), in chiara concorrenza con il PdL Borghi (che è sempre un esponente dei Verdi).

Il PdL  Pellegrino è stato subito pubblicizzato dalla SIOMI.

Il PdL Pellegrino vuole regolamentare - art. 7- solo 3 medicine (agopuntura, fitoterapia, omeopatia).

Inoltre, il progetto prevede PER LA PRIMA VOLTA (nessun altro progetto lo prevede) una predominanza dell'omeopatia anche sulle altre 2 medicine "salvate".

Infatti, per agopuntura e fitoterapia prevede 2 rappresentanti a testa presso il Ministero della Salute, per l'omeopatia IL DOPPIO (4 rappresentanti)  - art. 5 -

In sostanza, l'omeopatia viene messa da questo progetto in una posizione superiore a tutte le altre MNC: questo è inaccettabile.

Non si dica che è giusto che l'omeopatia "conti di più" perchè più pazienti si curano con l'omeopatia.

Accettando questa logica puramente numerica (i più comandano sulle minoranze) è giusto che TUTTE le MNC siano escluse dalle leggi e dalla sanità italiana, ANCHE L'OMEOPATIA.

Infatti la stessa omeopatia è comunque praticata da una minoranza della popolazione.

QUINDI, questo PdL semplicemente "fa fuori, nel senso di escludere dalla regolamentazione, SOLO 6 medicine non convenzionali:

Antroposofia
Ayurveda
Chiropratica
Medicina Tradizionale Tibetana
Omotossicologia
Osteopatia

E perchè mai?

Nella visuale di questo PdL i pazienti che si curano ad esempio con l'ANTROPOSOFIA o l'AYURVEDA diventano di fatto pazienti di serie B.

Una legge serve  in PRIMIS a tutelare i pazienti (oltre che i loro medici): a quale titolo, con quale legittimità, secondo quale principio di: "SOLIDARIETA', COLLABORAZIONE, COMPRENSIONE, COMUNIONE", per usare i termini  dell'APO, viene fatta  questa  esclusione

Non  si dica che è un problema di  "praticità": c
hiunque   abbia  seguito  un poco l'iter della legge Lucchese sa che i problemi NON sono mai stati dovuti al riconoscimento di queste discipline  (già previste dal documento storico di Terni della FNOMCeO), ma all'impropria unione con pratiche e discipline non sanitarie.

Al contrario, proprio l'esclusione di queste discipline sta già producendo e produrrà proteste e reazioni in tutto il mondo delle MNC, oltre ad una notevole confusione.

Ciò rallenterà il processo di formazione della legge, e forse lo potrà far bloccare.

In tal modo, i sostenitori del PdL Pellegrino si alleano DI FATTO con chi, nel mondo convenzionale, semplicemente NON VUOLE NESSUNA LEGGE.

Ne prendiamo atto.

Siamo medici omeopati. Purtroppo, conosciamo marginalmente queste altre 6 discipline, e non le usiamo mai nella nostra pratica clinica, ma NON POSSIAMO ACCCETTARE  una visione "omeopaticocentrica"  della problematica delle regolamentazione delle MNC. OGNI PAZIENTE deve essere libero di scegliere la propria terapia e deve essere TUTELATO nei suoi diritti: questi sono principi etici basilari.

Uscendo in questo momento ed in questo modo dal Comitato (che ha contribuito da un punto di vista tecnico e sostenuto in modo determinante il PdL Borghi)

DI FATTO

l'APO contribuisce ad appoggiare il PdL Pellegrino e quindi contribuisce ad appoggiare la sua impostazione di NON tutela dei diritti di milioni di pazienti


7. Infine, la proposta del Comitato ad hoc per la legge sule MNC che l'APO si occuperebbe di organizzare in quanto "unico soggetto in cui tutti si possono riconoscere" In tal modo L'APO si auto colloca "sopra le parti". Anche qui, non ci siamo.

L'APO non è sopra le parti, nessuno lo è.
In politica (stiamo parlando di una legge!!), ed anche in campo scientifico, non esistono associazioni - non importa se di medici o di pazienti -, o singoli ricercatori, NEUTRALI, sopra le parti.

Proprio a proposito della legge Lucchese, che riconosce 9 MNC, abbiamo visto le prese di posizione (ferocemente contrarie) di associazioni scientifiche convenzionali che si presentavano come neutrali.

Quindi, in un campo così delicato e controverso, non è possibile stare sopra le parti L'importante è da quale parte si sta

Chi appoggia il PdL Pellegrino si pone contro:

- l'uguaglianza di fronte alla legge delle MNC

- i legittimi interessi di milioni di pazienti e di migliaia di medici

- il documento di Terni della FNOMCeO (che considera atto medico 9 MNC)

- la stessa OMS che riconosce diverse medicine che il PdL Pellegrino vuole escludere dalla regolamentazione di legge (WHO Traditional Medicine Strategy 2002-2005)


La Società Italiana di Medicina Omeopatica è orgogliosa di lavorare nel Comitato.

Stiamo ottenendo importanti risultati per tutte le MNC italiane: questo è innegabile.

Ci spiace che l'APO non li condivida. Ma altre associazioni di pazienti e consumatori, da sempre attente ai diritti complessivi degli utenti e dei pazienti stessi (NON solo di quelli omeopatici!) hanno dato il loro convinto appoggio al PdL Borghi.

Valgano per tutte le prese di posizione della Confconsumatori e del Tribunale del Diritti del Malato dell'Emilia Romagna.

Questi fatti, del tutto nuovi e testimoni del grande lavoro che anche il Comitato sta facendo, rappresentano il futuro. Questo sì, che è rilevante

                                                                        Cordiali saluti

19\09\2006                                   Società Italiana di Medicina Omeopatica

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Riportiamo la lettera dell'APO publicata sulla newsletter Homeocity-news del 13\09\2006

 

Fonte: APO, Associazione Pazienti Omeopatici

http://www.apoitalia.it

Mercoledì 13 settembre 2006

Lettera aperta

al Comitato Permanente di Consenso e di Coordinamento

per le Medicine Non Convenzionali in Italia

e a tutte le associazioni e i medici delle MNC in Italia


Carissimi,
        ritengo importante rappresentare il pensiero dell'A.P.O. in merito alla situazione creatasi in ordine alle proposte di legge per le MNC.
        Dalle e-mail intercorse negli ultimi tempi, si nota troppa rivalità e competizione all'interno del Comitato Permanente di Consenso e di Coordinamento per le MNC in Italia, del quale facciamo parte: una lotta che, invece di unire, ne sta dilaniando i componenti. Se la funzione di tale Comitato doveva essere quella di unire le varie forze interessate, in che modo essa si concilia con il fatto che, proprio a causa di dette rivalità, le 31 sigle inizialmente partecipanti anziché aumentare sono diminuite (sono scese a 25 sigle?)! Non per caso, quindi, la presente è indirizzata a tutte le sigle iniziali ed a tutte le altre da noi conosciute, che comunque fanno parte del mondo omeopatico.
        Vi invito a ricordare che il mondo omeopatico dovrebbe essere un ESEMPIO di SOLIDARIETA', COLLABORAZIONE, COMPRENSIONE, COMUNIONE proprio perché è con questo spirito che si è scelto di CURARE il malato. Lo scontro mal si raccorda con il concetto filosofico dell'Omeopatia: se alla base della Medicina omeopatica c'è il "mettersi alla pari" (come) e non "contro", come può accadere che per "sostenere" una tesi così VERA si arrivi a combattersi l'un l'altro?!
        Forse è bene, a questo punto, ricordare le difficoltà delle prime riunioni e rivalutarne le problematiche. Come potremmo, infatti, proporci al nuovo Governo per l'adozione di un testo di legge che tanto ci sta a cuore, se siamo dilaniati da lotte intestine?!
        Per contribuire a superare tale situazione in termini concretamente propositivi, pensiamo alla costituzione di un Comitato ad hoc, aperto alla partecipazione sia di sigle collettive che di singole persone fisiche, non facenti capo ad alcuna di esse, dotate di pari poteri di voto. Dovrebbe, ovviamente, trattarsi di un Comitato non permanente, i cui componenti dovrebbero essere eletti democraticamente e per un periodo di tempo determinato, con l'unica e specifica finalità di promuovere la proposta di legge per la disciplina delle MNC e far sì che essa venga concretamente accolta.
        Per questi motivi abbiamo deciso di uscire dall'attuale Comitato Permanente di Consenso e di Coordinamento per le MNC in Italia. Vi invitiamo, pertanto, a prendere seriamente in considerazione questa nostra proposta, la cui concreta attuazione riteniamo che l'A.P.O. sia in grado di assicurare in quanto unico soggetto nel quale tutti possano riconoscersi non sussistendo, né potendo sussistere, alcun conflitto di interessi fra chi rappresenta la voce dei pazienti e coloro che esprimono, peraltro con piena legittimità, le istanze dei singoli segmenti del mondo degli operatori. Solo in questo rinnovato e, augurabilmente, più sereno contesto, la nostra presenza può continuare a rivestire una qualche utilità per il mondo delle Medicine Complementari.
        In attesa di conoscere il Vostro parere ed i Vostri eventuali suggerimenti per realizzare un obiettivo che sta certamente a cuore a tutti noi, inviamo cordiali saluti.
A.P.O. Italia - Associazione Pazienti Omeopatici